Il tema del sovrappeso infantile è trattato – in internet, sui giornali e in tv – con immagini fastidiose: bambini enormi, spesso aggrappati avidamente a panini giganteschi, afflosciati oziosamente sul divano o che fanno smorfie davanti a frutta e verdura. Non abbiamo voglia di pubblicarle. Digitate “sovrappeso infantile” su Google e guardate da voi. Queste immagini sono offensive e pericolosamente fuorvianti.

Sono offensive perché troppo spesso, anziché sforzarci di contrastare l’obesità, finiamo per contrastare  e disprezzare i ragazzini che hanno troppi chili addosso, nell’assurda convinzione che si tratti di persone “deboli” e che “basterebbe solo un po’ di buona volontà” a rimettersi in forma. La verità è ben diversa: l’obesità è una malattia, che si cura con amore, pazienza, intelligenza, dolore e professionalità.

Le immagini di cui parliamo sono anche pericolosamente fuorvianti perché noi genitori, vedendo quei bambini così “eccessivi”, siamo indotti a pensare che il problema non ci riguardi, visto che i nostri figli, pur robusti, non sono affatto così. E così proprio quei servizi che avrebbero dovuto accendere in noi la lampadina del dubbio (e convincerci a bussare alla porta del pediatra per una prima valutazione obiettiva), ci spingono invece a sottovalutare il problema, a minimizzare tutto.

In verità i bambini che hanno problemi di peso non sono come quelli delle foto che siamo abituati a vedere quando si tratta questo tema e, in generale, i bambini pesano di più di una volta. Per dimostrarlo vi chiediamo di fare un piccolo test: prendete l’ultima foto di classe dei vostri bambini e confrontatela con le due foto di gruppo di questo post, scattate negli anni Trenta, quando nessun bambino era “ a dieta” e tutti erano, come si diceva allora, “secchi come chiodi”. Osservate bene. Vedete la differenza?

fonte delle immagini: http://www.comune.cinisello-balsamo.mi.it/pietre/spip.php?article65